Il termine “Vin de garage” è una locuzione di origine francese che vuol dire letteralmente “vini da garage”. In generale, fa riferimento ad una tipologia di vino artigianale prodotto in quantità limitate da microaziende in spazi di produzione molto ridotti, come piccoli locali o per l’appunto garage. Molte volte questi vini nascono da appassionati o giovani imprenditori, i cosiddetti garagisti, che vestono i panni di vignaioli e realizzano “in casa” pochi lotti. Il termine ha origine dall’espressione anglosassone “garage wine” che fa riferimento alla produzione limitata e amatoriale di vino, tale appunto da essere stoccata in garage di casa. Tuttavia, questo termine venne usato per la prima volta a Bordeaux negli anni ’90 per diversificare alcune piccolissime cantine che producevano una quantità limitata di vini semplici e innovativi, in contrasto rispetto alle convenzioni vinicole tradizionali portate avanti da grandi Chateau.
I vin de garage in Italia
In Italia si inizia a parlare negli ultimi anni di vin de garage, precisamente agli inizi del 2000, quando alcuni appassionati coltivatori hanno iniziato a vinificare le proprie uve, provenienti perlopiù da piccoli vigneti o micro-appezzamenti di terra, e produrre vini genuini destinati ad amici e parenti. Ovviamente il gusto si discosta dai vini presenti sul mercato; erano scorbutici e rustici, sicuramente diversi rispetto al profilo classico e convenzionale. Insomma, bottiglie uniche e sorprendenti che si ribellano al movimento tradizionale, abbracciando creatività, individualità e la passione e la visione dei piccoli produttori.
Caratteristiche dei vin de garage
I vini de garage hanno caratteristiche uniche che li distinguono dai vini convenzionali:
- Espressività territoriale: sono vini identitari e di grande aderenza territoriale che esprimono il terroir, ovvero tutte le caratteristiche e peculiarità del luogo nella loro più schietta purezza genuina.
- Produzione limitata: i vin de garage sono spesso prodotti in quantità molto limitate, così da renderli esclusivi e richiesti da un pubblico di grandi appassionati e intenditori. Proprio per questo motivo, il prezzo non è sempre particolarmente economico.
- Attenzione alla produzione: proprio grazie ad una piccola produzione, i garagisti riescono a dedicare molta attenzione ai processi produttivi, ponendo molta attenzione ai dettagli e alla qualità finale. Una gestione attenta del vigneto, un accurato processo di selezione e un controllo rigoroso di tutti gli aspetti della vinificazione sono alla base della produzione di un vin de garage.
- Carattere unico: hanno profili non sempre facili e immediati, a tratti anche “estremi” con un carattere tendenzialmente diretto, rurale e ruspante, ma comunque in grado di esprimere l’anima autentica del vino “fatto come una volta”
Le tipologie di vin de garage
I vin de garage possono essere di ogni tipologia: dai vini rossi ai vini bianchi, dagli spumanti agli champagne, dai rosati agli orange wine. Il minimo comune denominatore, come già accennato, sono la filosofia artigianale e la limitata produzione. Ecco alcuni esempi:
‘Parisi’ Garagisti di Sorgono
- Un sorso fresco e mediterraneo che viene realizzato da un’uva rossa locale, il Muristeddu. Un vino rosso che nasce da una microcantina che si definisce proprio Garagista!
Roero Arneis ‘ROA’ Stefano Occhetti
- Un bianco dal profilo schietto e vibrante che viene realizzato in pochissime bottiglie da una piccola cantina che gestisce 3 ettari nel Roero.
Bianco ‘Terre Sospese’ Andrea Pecunia
- Un originale orange wine delle Cinque Terre che profuma e respira il mare. Da 0,5 ettari terrazzati in un paesaggio mozzafiato, Andrea Pecunia realizza appena 1.000 bottiglie all’anno!
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