La Valtellina è un territorio affascinante e magico, un estratto di natura, storia e sapori. Un anfiteatro naturale che incanta e sorprende, affascina e rapisce il cuore per la sua struggente e indimenticabile bellezza naturale che attraversa secoli e tradizioni.
La Valtellina è racchiusa fra le Alpi Retiche e le Alpi Orobiche e comprende un territorio molto ampio che si estende per oltre 120 chilometri dal terminale nord del Lago di Como fino alla splendida città di Bormio. Il fiume Adda, emissario del Po, attraversa la Valtellina per tutta la sua lunghezza e proprio lungo le sue rive sono nati antichi borghi e fiorenti città, come Tirano e Sondrio, gioielli storici e culturali. Se d’estate offre una splendida sinfonia colorata, composta da prati verdi, laghi alpini e sentieri scavati nella roccia, d’inverno, d’altro canto, diventa una terra incantevole coperta dal bianco manto delle nevi, palcoscenico per tutti gli amanti degli sport invernali.
Inoltre, la Valtellina è sinonimo di grande tradizione gastronomica. Chi non ha sentito parlare dei pizzoccheri, del formaggio bitto, delle varietà di mele valtellinesi, della bresaola o dei grandi vini rossi locali? Questa valle offre un’ampia varietà di prodotti tipici e di grandi eccellenze culinarie che rappresentano la grande ricchezza che può offrire il vasto patrimonio enogastronomico italiano.
La viticoltura eroica della Valtellina
La Valtellina è senza dubbio una delle più importanti zone viticole della Lombardia. Il versante retico, esposto a sud, è quello più fertile ed è costellato da un esteso parco di vigneti che si aggrappano alle pendici della montagna, da fondovalle fino a 600 metri di altitudine. Le alte pendenze e l’elevata quantità di roccia hanno costretto l’uomo ad adattarsi a queste condizioni ambientali estreme e coltivare le viti in gradoni terrazzati costruiti appositamente per rendere pianeggianti alcuni timidi e piccoli blocchi di terra. La Valtellina è la più grande area terrazzata vitata d’Italia con oltre 2.500 chilometri di muretti a secco, circa 1000 ettari, che dipingono un paesaggio architettonico straordinario, diventato un vero patrimonio dell’umanità.
La maggior parte dei vigneti della Valtellina è lavorato manualmente (vendemmia compresa), a causa dell’impossibilità di utilizzare strumenti meccanici. Proprio per questo si parla di viticoltura eroica e di vignaioli eroici. Il paesaggio, aspro e impervio, richiede fatica, sudore e tanto sacrificio, ma soprattutto passione, dedizione e coraggio, ripaga, però, con veri capolavori vitivinicoli: vini che incantano per eleganza e stile, come se ogni grappolo portasse con sé lo sforzo di ogni vignaiolo.
I vini della Valtellina
Nella produzione dei vini della Valtellina domina l’uva rossa Nebbiolo, la famosa varietà diffusa anche nelle Langhe per la produzione di Barolo e Barbaresco, che qua esiste sotto forma di un biotipo, la Chiavennasca. Questa varietà dà origine a diversi vini rossi, tra cui il celebre Sforzato di Valtellina, l’iconico Valtellina Superiore con tutte le sottozone (Maroggia, Sassella, Grumello, Inferno e Valgella e il più giovane Rosso di Valtellina.
Lo Sforzato
Lo Sforzato DOCG è il vino rosso più prestigioso della Valtellina. Si tratta di un passito rosso secco che nasce da uve vendemmiate in leggero anticipo e lasciate appassire in appositi “fruttai”, locali secchi e ben ventilati. Tramite questo processo l’uva perde acqua e concentra gli zuccheri e i succhi. Dopo un affinamento di alcuni anni in legno e in bottiglia, lo Sforzato diventa pronto per essere stappato.
Il processo produttivo regala un vino rosso di gran calore alcolico, consistente, materico e decisamente corposo, che sviluppa aromi eterei, di frutta rossa sotto spirito, confettura di piccoli frutti di montagna, spezie dolci e sfumature di legno tostato. Ideale da abbinare ai piatti saporiti della tradizione valtellinese, come un bitto stagionato o un salmì di cervo e polenta.
Il Valtellina Superiore
Il Valtellina Superiore DOCG è l’emblema assoluto della Valtellina. Si tratta di un vino rosso fermo di buon corpo, eleganza e intensità che affina per alcuni anni in botti di legno e che ha la capacità di maturare a lungo nel tempo. In alcuni casi può essere etichettato come Valtellina Superiore DOCG Riserva, se sottoposto ad un più lungo invecchiamento, oppure può riportare una delle cinque sottozone presenti in ordine da est ad ovest:
- Maroggia: la più piccola e forse meno famosa che ospita solamente 25 ettari di terrazzamenti molto ripidi. Ultima ad aver riconosciuto il titolo di sottozona (2002), è caratterizzata da terreni sabbiosi e ghiaiosi che danno vita a vini di buona struttura e profondità.
- Sassella: la più storica e rinomata area che si estende per oltre 100 ettari vitati ad ovest della città di Sondrio. Il nome prende origine dal Santuario dedicato alla Madonna e dall’alta concentrazione di sassi di roccia madre che si susseguono tra i muretti a secco. I vini di questa zona sono caratterizzati da grande eleganza e piacevole acidità.
- Grumello: in direzione Nord di Sondrio, si estende questa sottozona di ben 80 ettari vitati. Il punto di riferimento è un castello che domina la vallata e da cui prendono vita due settori distinti, riconosciuti entrambi per dar vita a rossi equilibrati e di grande armonia.
- Inferno: questa piccola zona di circa 55 ettari prende probabilmente nome dall’asperità del paesaggio e dalle elevate temperature che raggiunge nel periodo estivo a causa della diretta esposizione al sole di cui beneficia. I grappoli maturano prima e i vini che ne nascono sono decisi e intensi.
- Valgella: la più estesa della Valle con circa 140 ettari di superficie vitata che si estendono tra Chiuro e Teglio. Il nome prende origine dal nome dialettale Valgel che indica i piccoli torrenti che caratterizzano la zona. I vini di questa zona sono caratterizzati da grande freschezza e una struttura meno intensa.
Rosso di Valtellina
Il Rosso di Valtellina è il vino rosso che incarna il lato più fresco e giovane dell’uva Nebbiolo. Affinato per un breve periodo e solitamente solo in acciaio, viene generalmente considerato il fratello minore del Valtellina Superiore. La sua grande bevibilità e il suo carattere fruttato e succoso lo rendono molto versatile a tavola. Accompagna facilmente un classico piatto di pizzoccheri, croccanti sciatt o un tagliere di bresaola e bitto fresco.
Rosso di Valtellina ‘Téi’ Fay 2022
- Un rosso fresco da Chiavennasca, un rosso dal carattere montano armonico e di presenza, sottile ed elegante, ma dal grande carattere gastronomico.
Valtellina Superiore Sassella ‘Stella Retica’ Ar.Pe.Pe. 2019
- Un alfiere delle alpi retiche, da una delle menzioni centrali della Valle. aromatico, fine ed esuberante, un grande Nebbiolo dalla montagna.
Sforzato della Valtellina Le Strie 2016
- Un re di queste montagne, un prodotto artigianale di grande tradizione e fascino. Da uve di menzioni diverse, un vino che rappresenta l’anima di questi monti.
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