Nello sfaccettato mondo dei vini frizzanti, dal più ancestrale e genuino rifermentato in bottiglia, al più sofisticato degli Champagne francesi, gli spumanti Saten conquistano un posto d’onore, in quanto simbolo degli spumanti della Franciacorta. Ma cos’è uno spumante Satèn? Scopriamolo insieme!
Cos’è il Satèn? Significato e definizione
Con il termine Satèn si indica uno spumante Metodo Classico prodotto in Franciacorta da uve Chardonnay, vinificate in purezza o insieme al Pinot Bianco, fino a un massimo di 50%. Il nome nasce nei primi anni Novanta quando si volle trovare un nome per questo spumante prodotto a base di uve bianche, con una lenta fermentazione in bottiglia e una pressione tendenzialmente più bassa: così è nato il nome Satèn, che ricorda la memoria tattile della seta, a evocare l’elegante morbidezza di questi spumanti.
Le caratteristiche uniche degli spumanti Satèn
Nel 1995 il Consorzio Franciacorta registra il marchio Satèn, per individuare una tipologia specifica di Franciacorta, caratterizzata dai vitigni ammessi nella produzione, le procedure di vinificazione e le caratteristiche organolettiche del vino. Uno spumante Franciacorta, dunque, acquisisce la denominazione Satèn solo se prodotto con Chardonnay (minimo 50%) e Pinot Bianco (massimo 50%), dev’essere Brut, e deve avere un limite di pressione massima in bottiglia di 5 atmosfere, mentre nelle altre tipologie di Franciacorta ha un tetto massimo di circa 6-6,5 atmosfere. È proprio quest’ultima caratteristica a determinare la sua morbidezza ed eleganza gustativa.
La differenza tra Brut e Satèn
Abbiamo parlato di Brut, ossia il grado zuccherino residuo negli spumanti che, in questo caso, si trova tra i 6 e i 12 grammi/litro. Paragonare Brut e Saten non è di per sé sbagliato ma è più semplice metterli uno accanto all’altro perché, tendenzialmente, vanno a braccetto! Questo perché gli spumanti Franciacorta Saten possono essere prodotti, secondo disciplinare, solo nella versione Brut, e dunque, con un dosaggio finale compreso tra i 6 e i 12 g/l.
Le caratteristiche organolettiche del Franciacorta Satèn
Il Franciacorta Satèn è solitamente contraddistinto da un colore giallo paglierino brillante, più o meno intenso a seconda dello stile di ogni vignaiolo, attraversato da un perlage fine e persistente. Al naso spiccano sentori delicati di frutta a polpa gialla, fiori bianchi, agrumi e frutta secca, come mandorla e nocciola, mentre al palato colpisce per la sua elegante morbidezza, lasciando una sensazione cremosa e avvolgente in bocca.
I migliori abbinamenti con il Franciacorta Satèn
Il Franciacorta Satèn, per la sua finezza ed eleganza, si presta meravigliosamente ad abbinamenti gastronomici raffinati. Provatelo in abbinamento a un plateau di crudi di mare, come ostriche, gamberi, tartare e carpacci di pesce, o, se preferite la cucina orientale, optate per una ricca cena a base di sushi e sashimi, per mettere in risalto l’acidità e la freschezza del vino. Se invece non siete amanti del pesce crudo, ma non riuscite a dire di no davanti a un pesce spada alla griglia, il Franciacorta Satèn può essere un ottimo abbinamento anche con pesci grassi, come il salmone, cucinati in forno, ma può anche brillare accanto a pesci più delicati, come branzino e ombrina cucinati al cartoccio. Se al pesce preferite la carne, provate ad abbinarlo a carni magre, come il pollo e il tacchino o, se siete vegetariani, a un bel risotto con le verdure.
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